Anatema dell’Altosannio – Nin t’onna pozze aritruvà né ‘mpume e né ‘ncienze

di Bendetto di Sciullo e Giovanni Mariano 

Non possano ritrovarti né come fumo, né come incenso

Vale a dire: che tu possa sparire completamente dalla faccia della terra.

La sottigliezza dell’anatema consiste nel fatto di mettere al confronto un elemento di scarso valore come il fumo prodotto dalla legna con uno ben più raro come quello generato dalla combustione dell’incenso.

Infatti, se è già impossibile trovare e quindi trattenere il fumo prodotto dalla legna che brucia, ben più complicato è rintracciare quello originato dalla combustione dell’incenso che è presente in quantità molto minore.

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Nota : Gli anatemi
(in dialetto, “sintienzie”, cioè sentenze o  “mmallizzune” cioè maledizioni), sono entrati a far parte del linguaggio comune, tanto che, spesso, anche i più pesanti ed offensivi, sono utilizzati alla leggera senza curarsi dell’effettivo significato della frase.

Foto da web a cura di Enzo C. Delli Quadri

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Un pensiero riguardo “Anatema dell’Altosannio – Nin t’onna pozze aritruvà né ‘mpume e né ‘ncienze

  1. Il FUMO dell’INCENSO…pure esso, gradevole e prezioso sparisce poco dopo averlo asperso… portato in alto tra le nuvole, così leggero nell’aria …ed anche gli anatemi – se non sono MERITATI giustamente-POSSANO SPARIRE SENZA LASCIAR TRACCIA. “Né’mpume , né ‘ncienze “: non lo conoscevo questo proverbio, mi piace, ma pur bello, “Ddie ce ne libbere! non ce lo scaglino contro…

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