Poesia di Duilio Martino [1]
Il mio giardino
Tra i soffici profumi
di rose nel giardino
la madre mia modesta
indaffarata è china
a profumar di festa
il novello mattino.
Meriggio tra casette
che vestono quel colle
di rocce ben scolpite e
camin che sbuffan folli
lo sguardo incuriosito
va al tino che ribolle.
La lince si ristora
nel Treste con sospetto
ma sordo è quel bestiame
al lacrimar di vette
che invano lo richiama
a tornar di sopra in fretta.
Respiro la mia infanzia
ne è pregno il bel selciato
mi nutro del colostro
desunto dal passato…
lo sento anche nell’ostro
che sfiora un cuore grato.
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[1] Duilio Martino, Abruzzese di Fraine (CH), ha sempre coltivato la passione per la sua terra di origine e per l’arte, in primis la poesia, alla quale ha dedicato una fetta importante della sua vita.
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Editing: Enzo C. Delli Quadri