di Maria Delli Quadri [1]

Il proverbio dice: “sotto la neve pane“. Questo oggi vale fino a un certo punto. Con la globalizzazione non rimarremo mai a digiuno.
Ora confesso un mio peccato: non amo la neve; forse perchè mi ricorda il ghiaccio arabescato sui vetri delle case, il sibilo del vento che s’infiltrava nelle fessure, il fumo che riboccava dal camino, l’acqua che si ghiacciava nei rubinetti, il mattone per i piedi nel letto, i geloni alle gambe e alle mani le “visciole”, la coppa con la carbonella per scaldarci durante lo studio, il buio quando andava via la luce.
Amici cari, non potete obbligarmi a dire che la neve è bella. Sarà anche poetica, ma non m’incanta più di tanto. Cari sciatori, voi fate come se io non avessi detto nulla, divertitevi a fare sport sui campi da sci: io posso ammirare solo il panorama.
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[1] Maria Delli Quadri Molisana di Agnone (IS), prof.ssa di Lettere. Amava la musica, la lettura e l’espressione scritta dei suoi sentimenti. In questa rubrica Maria volge lo sguardo sul mondo almosaviano e nascono pensieri e ricordi.
Copyright Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri
SEI forte, cara MARIA! Neanche io amo la neve! L’abbiamo vissuta male, noi, nella nostra infanzia! E SE PERMETTI COMPLETO il tuo elenco negativo sulla neve di ALLORA… aggiungendo quella DANNATA MAGLIA DI LANA di PECORA (NON CERTO RAFFINATA O DOUBLE -FACE DI OGGI ) CHE PIZZICAVA , FASTIDIOSAMENTE, INSIEME A QUALCHE PULCE… ALLORA!!!!!!!!!
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Cara Maria, hai tutte le ragioni per vederne solo il disagio. Io l’adoro perchè ho solo i ricordi di bambina che ne viveva la parte giocosa e lasciava tutti i problemi agli adulti. Non vado mai sulla neve; la guardo da lontano perchè il freddo ora mi disturba tanto. Un caldo abbraccio
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