Poesia di Gustavo Tempesta Petresine [1]
Cierte juorne…
Ciérte juore arrechiègne ‘na mièna
ca n’ha ammenàta ‘na préta
quanda era tiémbe
de asctemà re ciéle.
Ciérte juorne te chiègnene l’uocchie
mendre ‘na lacrema t’arreporta arréte.
Ciérte juorne te muòre sette volde;
e sette volde
t’addrìzze e t’arrabbìve.
Alcuni giorni…
Alcuni giorni rimpiangi una mano
che non ha gettato una pietra
quando era tempo
di bestemmiare il cielo.
Alcuni giorni ti piangono gli occhi
mentre una lacrima ti porta indietro.
Alcuni giorni muori sette volte;
e sette volte
rinasci e torni in vita.
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[1] Gustavo Tempesta Petresine, Molisano di Pescopennataro (IS), si definisce “ignorante congenito, allievo di Socrate e Paperino”. Ama la prosa e la poesia, cui dedica molto del suo tempo, con risultati eccezionali, considerati i premi conseguiti e la stima di tutti.
Editing: Enzo C. Delli Quadri
Copyright Altosannio Magazine
I rivolgimenti dell’anima non possono essere sopiti; solo chi ha un’anima viva riesce a farli diventare poesia .
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Lo dico ancora; le poesie di Gustavo mi penetrano nell’anima con una forza selvaggia e bellissima, mi scuotono come un alberello di mele acerbe e resto tramortita.
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La vita è vero è costellata di rimorsi e/o rimpianti …di cose DETTE o FATTE che non avresti dovuto dire o fare e viceversa…ma poi continua la vita, e si RINASCE ALLA SPERANZA. BELLA poesia —MI PIACE . TANTO.
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Ciao, Gustavo Tempesta Petresine.
Quando le tue poesie sono brevi, a me capita di andare oltre le poche righe con cui vuoi condividere pensieri, stati d’animo, sensazioni, sentimenti. Penso che questo richiamo a quadrare in noi sia un moto spontaneo del nostro animo, per cui noi lettori facciamo nostri i tuoi versi in cui ci trascini nei ricordi di tante situazioni vissute, ma sempre presenti in noi.
… Ed anche noi, alla fine risorgiamo, risolleviamo la testa, come fai tu nel tuo ottimismo finale, sette e tante volte sette, numero simbolico che abbiamo assimilato …
Anche noi, alla fine “si riprende” un filo di ottimismo e, … con altre parole, mentalmente ci ripetiamo: “tiriamo avanti”, … “il domani sarà migliore dell’oggi”! .
Grazie, Gustavo.
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Ciao, Gustavo Tempesta Petresine.
Quando le tue poesie sono brevi, a me capita di andare oltre le poche righe con cui vuoi condividere pensieri, stati d’animo, sensazioni, sentimenti. Penso che questo richiamo a guardare in noi sia un moto spontaneo del nostro animo, per cui noi lettori facciamo nostri i tuoi versi in cui ci trascini nei ricordi di tante situazioni vissute, ma sempre presenti in noi.
… Ed anche noi, alla fine risorgiamo, risolleviamo la testa, come fai tu nel tuo ottimismo finale, sette e tante volte sette, numero simbolico che abbiamo assimilato …
Anche noi, alla fine “si riprende” un filo di ottimismo e, … con altre parole, mentalmente ci ripetiamo: “tiriamo avanti”, … “il domani sarà migliore dell’oggi”! .
Grazie, Gustavo.
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