L’Altosannio non è solo Geografia

di Enzo C. Delli Quadri

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2 pensieri riguardo “L’Altosannio non è solo Geografia

  1. Il tuo articolo, Enzo, così ben delineato ed enucleato con riferimenti storici ed attuali alla situazione di ALMOSAVA [ come a te piace chiamare il nostro territorio] mi fa sentire talmente piccola ed insignificante all’uopo, cioè a portare un contributo per la realizzazione di questo auspicabile progetto. Penso proprio ad una citazione, che forse conosci, di Madre Teresa di Calcutta – “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.
    Dunque dopo l’intervento del fior fiore di tanti geografi & compani- x me lungo elenco chiaramente di illustri sconosciuti- io posso solo tramite il tuo BLOG aggiungere quella goccia inane e necessaria al tempo stesso ? e come, se non m’intendo di politica attiva, sono una anziana signora di 77anni dedita alla casa, ai figli e ai nipoti e solo marginalmente AMANTE di raccontarmi e di “poetare”, e/o commentare qualcosa di altri amanti della scrittura?
    FARE CULTURA PER CAMBIARE UNA SITUAZIONE, E IN QUESTO CASO LA STORIA E LA GEOGRAFIA è a mio modo di vedere molto difficile e ci vuole il tuo impegno –che già profondi con veemenza – ma anche tempo e senza dubbio la collaborazione di chi ha le …biglie e le conta.

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    1. GENT.MA MARISA,
      La tua riflessione è del tutto condivisibile. E’ vero: cambiare questa situazione facendo cultura è molto difficile, ci vuole tempo, ci vogliono volontà politiche e, purtroppo, i politici attuali sono servi più dei loro interessi che di quelli della comunità, MA non si può restare a guardare, senza provare un minimo di vergogna. Il Lavoro è improbo ma necessario, da cittadini impegnati, quelli che provano a smuovere le coscienze. Io mi sento un cittadino impegnato e ci provo. So che l’impegno è complicato, ma non posso fare a meno di farlo. Mi diceva mio padre: Fa quel che devi, succeda quel che può. D’altra parte, il fatto culturale che cerco di smuovere non è esente da una realtà che sopravanza. 25 anni, quando iniziando a parlare di questo, disegnai quel che sarebbe successo, previdi la desertificazione demografica e morale e l’isolamento che avrebbero vissuto le aree interne e previdi pure che l’ordinamento dello stato sarebbe mutato. Oggi tutto questo si è avverato o si sta avverando. La desertificazione è un fatto concreto, come concreto è lo stravolgimento dell’ordinamento dello stato, a partire dalla eliminazione delle province. E tra non molto avremo le Macro-regioni. E qui arriviamo a noi. Con la riaggregazione dell’Abruzzo e del Molise e la creazione di nuovi aggregati che in Lombardia vogliono chiamare Cantoni e in altre regioni, Comunità di Comuni, SE I NOSTRI POLITICI LOCALI ALZASSERO UN PO’ GLI OCCHI DAL LORO ORTICELLO, dovrebbero operare perché si ricrei la COMUNITA’ dell’ALTOSANNIO. Ne guadagnerebbero loro per primi.
      Perché sarebbe logico creare la COMUNITA’ DELL’ALTOSANNIO?
      Perché esistono motivazioni socio-economiche sviscerate da studiosi eminenti, riportate nell’articolo
      Perché ALTOSANNIO è territorio unico dal punto storico, avendo dato i natali alla gens sannita
      Perché per secoli è stato un’unico aggregato religioso (Diocesi di Trivento)
      Perché ha una comune base linguistica dialettale
      Perché ha sviluppato gli stessi valori e costumi
      Perché, in ultimo, segnalatomi da un amico in questi giorni, ha la stessa geologia (vedere la mia bacheca)

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