Intemporaneo istante.

di Silvana Piccioni[1]

Intemporaneo istante

Mi guardo e ti rivedo.
Si è fatta breve la distanza
ora che un tempo infinito ci divide.
Particolari
piccole somiglianze
(credo).
Echi di voci nella stanza
la mia che si confonde con la tua
in un richiamo
di appartenenza (penso).
Poi quel sorriso
a distendere le labbra
su questo viso
che era il tuo
prima della partenza.
Se tu sei nell’eterno
e io quaggiù nel tempo
dev’esserci (non pensi?)
un punto di coincidenza
l’intemporaneo istante
del prodigio.
E se pure è un inganno del cuore
un miraggio soltanto
…a me basta.


[1] Silvana Poccioni, Molisana di Rocchetta al Volturno, già Prof. Di Letteratura Italiana e Latino al Liceo, ha la passione per la poesia e i racconti, accolti in prestigiose antologie nazionali. È impegnata, anche, in multimediali di poesia ed editoria on-line.

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