A cura di Ivan Serafini

Il fiume Sangro nasce a 1441 m s.l.m. sulle pendici del monte Turchio, sotto il Passo del Diavolo, nel parco Nazionale d’Abruzzo. Dopo un percorso di 122 km sfocia nel Mare Adriatico nei pressi di Torino di Sangro (CH). Il suo bacino copre per il 59% la provincia di Chieti, per il 37% quella dell’Aquila e per il 4% la provincia di Isernia. Inizialmente scorre da NW a SE in gole strette e profonde e, in località Villetta Barrea forma il lago artificiale di Barrea. Attraversa il centro abitato di Alfedena, il piano di Castel di Sangro, le località Ateleta e di Quadri segnando il confine tra le regioni dell’Abruzzo e del Molise. A valle il fiume Sangro forma il lago artificiale di Bomba con capacità di 83 milioni di m3 e l’invaso artificiale di Serranella.

Il fiume Trigno nasce dal Monte Capraro, a 1.150 m s.l.m., in località Capo Trigno nel comune di Vastogirardi, in provincia di Isernia. Entrato nella provincia di Campobasso, il fiume segna il confine con l’Abruzzo (provincia di Chieti) discostandosene solo per due brevi tratti: il primo nel comune di Trivento, il secondo nel comune di Montenero di Bisaccia, per sfociare nel mare Adriatico al termine di un corso lungo 85 km.
Il fiume Sangro e Il fiume Trigno rappresentano uno straordinario habitat naturale per numerose specie animali e vegetali.

Tra questi troviamo il Pioppo Tremolo
Il pioppo tremolo (Populus tremula, L.) è un albero alto fino a 20 m e oltre, con fusto slanciato e rami raccolti verso l’alto. Corteccia liscia di colore grigio-verde o grigio-bianco. Foglie turionali con lamina triangolareovata, lunga fino a 13 cm, pelosa da giovane e glabra da adulta, con picciolo lungo fino a 8 cm. Foglie dei brachiblasti con lamina orbicolare, lunga fino a 8 cm, sinuosa e dentato-crenata al margine, con picciolo lungo fino a 6 cm, glabra. Le foglie hanno la pagina superiore di colore più carico rispetto a quella inferiore. Il picciolo è molto appiattito e ciò favorisce il tremolio delle foglie, da cui il nome della specie. Fiori in amenti (“gattini”) unisessuali; la specie è dioica. L’impollinazione è anemogama. Frutto costituito da una capsula glabra, con molti semi. Il pioppo tremolo è poco longevo; si propaga principalmente mediante polloni radicali. Fiorisce da marzo a maggio; i frutti maturano a maggio.
Ecologia. E’ una specie colonizzatrice, amante della luce, e costituisce dei nuclei ai margini e nelle radure dei boschi montani in stazioni soleggiate e ad elevata umidità.
Nomi dialettali abruzzesi: alamo, alanella, albanelle, albarella, albaro, albùccio, alvanello, alvanucce, alve, arvanella, cannella, chioppe salvagge, chiuppaino, chiuppo, pioppo tremolo, sàcione, salicone (Fonte: A. MANZI, Flora popolare d’Abruzzo).
Areale. Europa, Asia fino all’ Estremo Oriente, Africa del Nord. In Italia è presente in tutto il territorio.
Distribuzione Abruzzo. Boschi caducifogli umidi del piano montano, in tutta la regione.
Utilizzi ed etnobotanica. Il suo portamento maestoso lo rende adatto per alberature stradali e come pianta ornamentale per parchi e giardini. Il legno è impiegato nella produzione di pasta da carta, di fiammiferi, di trucioli da imballaggio e per lavori di tornio; da esso si ottiene anche un carbone assorbente usato in medicina. L’infuso di corteccia ha proprietà febbrifughe e antireumatiche. Le gemme hanno proprietà diuretiche, diaforetiche, balsamiche, espettoranti e disinfettanti. In Abruzzo i rami giovani sono impiegati nella fabbricazione di cesti e altri contenitori di uso agricolo (Tammaro, 1984). Il carbone di corteccia era utilizzato nella diarrea e nell’aerofagia; l’infuso della corteccia secca e polverizzata, insieme al miele, come febbrifugo (Guarrera, 1987).
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Editing: Enzo C. Delli Quadri