Il Ginepro

A cura di Enzo C. Delli Quadri

Il Ginepro è una Pianta con foglie aghiformi e strutture riproduttive simili a frutti carnosi dette garbugli, tipici del solo genere Juniperus. Ha poche esigenze idriche per cui è facile trovarla in zone dove le frequenti gelate rendono l’acqua scarsamente biodisponibile.

il ginepro coccolone

Il portamento può essere arboreo o strisciante a seconda del tipo di habitat in cui la pianta si trova a vivere: un portamento strisciante sarà facile da rinvenire là dove agiscono venti impetuosi (sui promontori rocciosi mediterranei o alpini dove è possibile che la pianta cresca). Da noi è decisamente arboreo. Non solo. Può essere addirittura gigante come scoperto nel 2010 a Celenza sul Trigno (Ivan Serafini su AltoVastese,dell’11.11.2010.  http://www.altovastese.it/ambient/ginepro-gigante-a-celenza-sul-trigno/)

Ginepro Gigante di Celenza sul Trigno

Nel territorio di Celenza sul Trigno (Chieti), in località Colle dei Santi, è stato individuato un ginepro a portamento arboreo di eccezionali dimensioni. Si tratta, molto probabilmente, di un esemplare gigante di ginepro coccolone (Juniper oxycedrus subsp. macrocarpa), una sottospecie di ginepro molto rara in Abruzzo. La specie, infatti, è nota in pochissime località del chietino nei dintorni di Casoli (Grotta Imposta, Guarenna, Gole del Torrente Rio Secco).
Il ginepro monumentale di Celenza supera i 12 metri di altezza e 1,3 m di circonferenza, dimensioni  di assoluto rilievo per la specie in questione, che ne fanno uno degli esemplari maggiori d’Abruzzo. Si tratta di un albero da segnalare alle autorità competenti per studiarne le caratteristiche e prendere le necessarie misure di tutela.
L’esemplare isolato e ben nascosto in una forra tra querce, ornielli e carpini, è sinora “sfuggito” all’attenzione di botanici e naturalisti. Solo pochi residenti ne conoscono l’esatta ubicazione.

Alcune specie (Fonte Wikipedia)

  • Juniperus communis noto come ginepro comuneè una conifera comune in luoghi aridi, incolti o boschivi fino ad altezze di 2.500 m s.l.m.,con alcune sottospecie adattate alle alte quote. Appare quale arbusto o alberello sempreverde, alto da 1 a 10 m,con foglie lineari-aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di 3. La pianta è dioica, cioè porta fiori, unisessuali, in due piante diverse, una con i fiori maschili e una con i fiori femminili. Questi producono poi le famose bacche(chiamate anche coccole) con le quali si può fare la grappa al ginepro, mettendole appunto sotto grappa con un po’ di zucchero. I fiori maschili sono piccoli coni cilindrici-ovoidali di colore giallastro producenti gametofiti protetti in grani di polline. Quelli femminili appaiono come piccoli coni di colore verdastro. L’impollinazioneavviene quando un grano di polline atterra su di un fiore femminile della pianta; per cui ci vogliono due piante diverse perché questo avvenga. La pianta femminile produce in ogni caso le cosiddette bacche. I semi maturano nell’autunno successivo all’impollinazione e sono racchiusi in un cono di colore brunastro chiamata galbulo; squamoso e pruinoso, è composta da 4 squame carnose saldate tra loro contenenti da 1 a 3 semi angolosi ricchi di unolio essenziale aromatico. Per il loro aspetto i coni sono facilmente scambiati per bacche e dunque volgarmente chiamati “bacche di ginepro“. Sono ampiamente apprezzati per le loro doti aromatiche.
  • Juniperus sabina,chiamato volgarmente ginepro sabinao più semplicemente sabina, è un arbusto cespuglioso prostrato o alberetto alto da 1 a 5 m, con corteccia bruno-rossiccia, foglie squamiformi, embricate, in alcuni casi aghiformi, di colore verde-cupo. Gli sporofiti maschili sono riuniti in piccoli amenti, quelli femminili portati su piccoli peduncoli ricurvi. I coni, chiamaticoccole, appaiono come pseudobacche globoso-ovali, pendule, nerastro-violacee a maturità, contenenti piccoli semi ovali. È una pianta velenosa diffusa in luoghi soleggiati e scoscesi delle zone montane dove viene coltivata spesso per il consolidamento del terreno e come pianta ornamentale.
  • Tra le specie coltivate nell’arboricoltura da legnotroviamo il Juniperus virginiananoto col nome di cedro della Virginiae originario dell’America nord-orientale. È un albero alto fino a 30 m, con foglie glauche in parte aghiformi, sottili, lunghe circa 1 cm, e in parte squamiformi non più lunghe di 2 mm. Porta pseudobacche (coni) ovoidali pruinose ed erette.
  • Tra le specie ornamentali citiamo inoltre il Juniperus rigida & Zucc., specie rustica originaria del Giappone e della Corea. È un albero sempreverde alto 6–9 m con ramificazioni slanciate, ad effetto ricadente, con le foglie aghiformi e rigide, riunite in gruppi di 3, di colore verde-giallastro, argentante al rovescio. I coni sono globosi, di colore nerastro e ricoperti da pruina.

Usi (Fonte Wikipedia)

Bacche di ginepro per uso culinario in vendita al mercato di Ortigia a Siracusa.
  • Le numerose varietà, con foglie di colore verde-azzurro dal gradevole odore di essenza resinosa, vengono coltivate per decorare parchi, ampi giardini e boschetti di conifere.
  • In arboricoltura da legno,vengono coltivate per la produzione di legname principalmente le seguenti specie: Juniperus phoenicea noto come ginepro licio o ginepro fenicio, Juniperus oxycedrus noto come ginepro rosso o appeggi, Juniperus virginiana noto come ginepro di Virginia o cedro rosso della Virginia.
  • In selvicolturaper il consolidamento di litoranei sabbiosisi utilizza per la sua resistenza alla salsedine il Juniperus macrocarpa & S. conosciuto col nome volgare di ginepro coccolone; per il rimboschimento delle zone montuose e aridesi utilizza invece il Juniperus communis L. noto come ginepro comune.
  • Il legno di ginepro, di colore rosso e dal tipico odore resinoso, viene impiegato per lavori di intaglio e per suffumigi contro i dolori reumatici; il ginepro della Virginia fornisce il legno per matite di ottima qualità.
  • In Gastronomia: I coni (detti “bacche di ginepro”) si usano anzitutto nelle arti culinariecome spezie per salse e sughi, piatti di selvaggina e stufati di carne, per i crauti, nonché per la fabbricazione di superalcolici quali gin, grappadi ginepro, la gineprata e il Kranewitter(prodotto tradizionalealtoatesino). Dai suoi coni, o coccole, si estrae per distillazione un olio essenziale,chiamato essenza di ginepro. Il residuo della distillazione, trattato con acqua e concentrato sotto vuoto, produce un liquido sciropposo, chiamato estratto di ginepro. I suoi rami sono usati in piccola parte per aromatizzare l’affumicatura
  • In medicina popolare e come fitoterapico [modifica| modifica wikitesto]. La medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all’olio ottenuto dalla distillazione dei coni e ne ipotizza grandi doti come rimedio per: disturbi digestivi, malattie respiratorie,malattie delle vie urinarie,malattie reumatiche.

La monografia della Commissione E del Ministero tedesco per la Salute scrive in merito:

  • Indicazioni: disturbi dispeptici
  • Controindicazioni: gravidanze e affezioni renali infiammatorie
  • Effetti collaterali: danni renali in caso di utilizzo prolungato o sovradosato
  • Interazioni: nessuna nota
  • Posologia: 2 – 10! gr (1/2 – 2 c.t.) di bacche essiccate, corrispondenti a 20 – 100 mg (0.4 – 2 gtt.) di olio essenziale.

Proprietà: in esperimenti su animali è stato dimostrato un aumento della secrezione urinaria, nonché un’aumentata contrazione di muscolatura liscia (p.e. utero).

Oggi, l’olio di ginepro viene usato molto raramente, sia per il suo altissimo costo, sia perché per la maggior parte delle indicazioni esistono farmaci più efficaci e a minor rischio.


Editing: Enzo C. Delli Quadri 
Copyright: Altosannio Magazine 

 

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