Anello del Monte La Meta

A cura di Enzo C. Delli Quadri,
il video è stato Pubblicato da lucianstellalpina il 21 feb 2014

Il Monte Meta, 2242 m., fa parte dei Monti della Meta, sottogruppo dei Monti Marsicani che superano i 2000 metri di quota e sono separati da un gran numero di valli solcate da fiumi e torrenti tributari del Tirreno (Melfa, LiriVolturno), dell’Adriatico (Sangro, Gizio, Sagittario) e dell’alveo del Fucino (Giovenco, Rosa). I laghi principali sono il lago di Barrea (artificiale) ed illago di Scanno (naturale). Altri laghi minori sono il lago di Villalago, il lago di Montagna Spaccata, il lago di Castel San Vincenzo, il lago Vivo ed il lago Pantaniello.

Monti della Meta
Monti della Meta

Oltre al monte Meta, le cime più alte dei monti della Meta sono, il Monte Petroso 2.247 m, il Monte Cavallo 2.039 m e il Monte Mare 2.020 m.

I Monti della Meta sono una piccola catena montuosa nella zona al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise e comprende i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (FR) e Pizzone (IS). Alle sue falde si trova il Passo dei Monaci,1.981 m. Il nome della catena ha origine dalla bellissima e imponente cima, il monte Meta.

Nelle valli che si sviluppano all’interno della catena montuosa scendono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone e del Rio Torto in provincia dell’Aquila. I rilievi più bassi dello stesso massiccio, al confine tra Lazio e Molise, sono storicamente detti Mainarde. Sono le montagne in cui la presenza dell’uomo, per il clima meno rigido, era permanente e non stagionale e pastorale, come per i Monti della Meta.

Protagonista e dominatore incontrastato del superbo scenario montuoso è sicuramente l’orso bruno marsicano, con le sue caratteristiche di orso solitario e vagabondo. Questo suo carattere, purtroppo, gli sta causando diversi incidenti, specialmente con le vetture. Accanto all’orso sono da segnalare sicuramente i branchi di lupo, in continuo movimento in cerca di prede. I monti della Meta e le Mainarde offrono un habitat ideale anche per il camoscio d’Abruzzo, i cervi e i caprioli, che sono facili da avvicinare e fotografare.

 


Editing: Enzo C. Delli Quadri
Copyright Altosannio Magazine 

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