La radice e le foglie

di Duilio Martino

La radice e le foglie

Puoi immaginare l’uomo
come una foglia, una fragile foglia 
di una robusta quercia: 
provvisorio respiro che partecipa 
e alacremente all’antico miracolo 
che continua a stupirci. 

Certo, le foglie muoiono
come – sappiamo – muoiono anche gli uomini 
lasciando spazio ad altri
uomini e ad altre foglie ed il prodigio
ogni giorno si compie. 

E’ pure noto che la radice è quella
e non la si può scegliere
come non si può scegliere il tronco o il ramo 
o la sottile fronda
dove le foglie verdeggiando vibrano. 

Il greppo non si sceglie
come non si può scegliere una madre. 

È la radice che ci tiene in vita
è delizia ed è croce. 

Si! Ci inchioda alla terra ma ci nutre. 

È la radice che ci tiene in vita
tra i non pochi, anzi molti,… troppi morti. 

La nostra radice affonda nell’Altosannio

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