ACCA E DELORE – ACQUA E DOLORE

Tiberio La Rocca  [1]

Con questa poesia e l’altra NE IURNE, il nostro Tiberio La Rocca ha vinto il primo premio al “Concorso Letterario Giovanni Gronchi” del 2016 [2], organizzato dall’Associazione Culturale Identità di Pontedera (PI).

Barcone di immigrati alla deriva
Barcone di immigrati alla deriva

ACCA E DELORE

Allucca le mare,
addò chelle perzone
so trevata la fine
e so morte affecate

So ffenute le suonne,
le spranze e le voglie
sctènne sotte a le mare,
e nen ze sènde cchiù niente.

L’acca z’è mestecata,
che le lacreme e mò
culle mare n’è azzurre,
mò tè nuondre chelore.

Le delore chelora,
culle ticchie de mare
e te sembra c’allucca,
ma le viende ne nnè.

La chescienza è c’allucca,
la chescienza de chi
guorda iende che more,
e ze gira….e nen vede.

ACQUA E DOLORE

Urla il mare,
dove quelle persone
hanno trovato la fine,
e sono morte affogate.

Sono finiti i sogni,
le speranze e i desideri
sono sepolti nel mare,
e non si sente più niente.

L’acqua si è mescolata,
alle lacrime e adesso
quel mare non è più azzurro,
adesso ha un altro colore.

Il dolore colora,
quel pezzo di mare
e a te sembra di udire delle urla,
ma non è il vento.

È la coscienza che urla,
la coscienza di chi
guarda gente che muore,
e si gira….e non vede


[1] Tiberio La Rocca, Molisano di Poggio Sannita (IS), coltiva da sempre la passione per la poesia e in particolare per il dialetto di origine; ha pubblicato molte raccolte di poesie, con le quali ha ottenuto riconoscimenti e premi.

Copyright  Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri 

[2] 14724439_10209185918778379_2722751765836958819_n

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