di Gustavo Tempesta Petresine
Suonnə d’Aprilə
Iə mə vəvésse ‘ss ‘uocchiə: ‘gnà fuss’acca
quanda ‘ngarzatə morə pə la sétə.
E ‘mmiezzə allə spaccànnə də ‘ssa terra
tə vajə cərcannə, truvannə suòlə prétə.
Iə tə ‘ngundrivə ‘n suonnə, ascì rədìvə.
E pə la cundəndézza m’abbraccisctə
‘gnà fa lə chiòvə a aprilə: ca vascènnələ,
alliscia e va ‘mbunnènnə chissə cuosctə.
Sogno d’Aprile
Berrei i tuoi occhi come fosse acqua,
quando assetato muoio dalla sete.
Nel mezzo delle crepe del terreno
vado cercandoti, trovando solo pietre.
Ti incontrai nel sogno, così ridevi.
E per la gioia mi abbracciasti
come fa il piovere d’Aprile: che baciandoli;
leviga e va bagnando i suoi rilievi.
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Questa poesia è tratta dal libro di Gustavo, NE CANDE edito da Edizioni SIMPLE (si trova su internet)
[divider] Copyright Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri [divider]
Tempesta Petresine coglie sempre nel segno: delicatamente fine e sensuale questa poesia, che la musica esalta e se possibile aumenta, ma non svela apertamente…come la larga tesa del cappello non fa che nascondere meglio gli occhi ridenti, ma in sogno.
Anche le immagini di belle fanciulle, che si susseguono nel video-pur in un contesto diverso- mi hanno richiamato alla memoria dei versi di CARDUCCI “Nella piazza di san Petronio.”
“ e un desio mesto pe ‘l rigido aëre sveglia /di rossi maggi, di calde aulenti sere,
quando le donne gentili danzavano in piazza /e co’ i re vinti i consoli tornavano.”
E poi la pioggia di per sé lavacro per il corpo, se cade in aprile è ancor più desiderata, anche da chi avendo una vigna al sole si auspica che “aprile, aprile ogni goccia ( di pioggia) un barile (di vino).
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☆☆☆
Tutto, troviamo in questa splendida, in questa
struggente, in questa molto bella poesia:
SOGNO D’APRILE
Di Gustavo Tempesta
Petresine.
In essa troviamo:
Desiderio
Passione
Delusione
Amore
Similitudine
Pene d’amore
Ricerca
Ansia
Inconscio
Amore
Sogno
Gioia
Appagamento
Desiderio
Immaginazione
Realtà
Desiderio sperato
Luoghi amati
Ricerca
Sconforto
Similitidine
Natura
Speranza
Mondo conosciuto
Mondo vissuto
Mondo amato
Similitudine
Ricordo struggente
Grande gioia
Beatitudine
Destino
ed altro ancora … da scrivere alla rinfusa, da ripetere, più di una volta …
Ciao,
Gustavo Tempesta Petresine
Bella, molto bella la tua poesia che avevo già letto qualche anno fa.
Io non posso conoscere i moti imperiosi, i moti segreti del tuo animo che ti hanno imposto di scrivere questi versi.
Io ho sempre ritenuto che ogni singola opera d’arte, a chi vede, a chi osserva, a chi legge o ascolta, comunica sempre emozioni.
Queste emozioni non sono e non potrebbero essere quelle dell’autore.
Queste emozioni sono molto personali di chi vede, di chi guarda, di chi ascolta i battiti del proprio cuore, secondo il proprio vissuto, secondo la propria esperienza di vita, secondo la sua esperienza di conosciuto, anche se non direttamente sperimentato.
Una mia immagine mentale, suscitata in me, dalla tua poesia:
> “Un amore giovanile
Un amore perduto
Un amore ricercato
Un amore non più
trovato
Un amore non più
didponibile””Amore ritrovato …
Come
I monti aridi vengono
bagnati, irrorati, imbevuti
dalla pioggia d’aprile,
…Così
I cuori “desiosi”,
I cuori innamorati
vengono appagati,
vengono inondati
vengono travolti
dalle gioie d’amore. …”<
Tante cose belle, Gustavo Tempesta Petresine,
saluti ed auguri.
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